domenica 25 dicembre 2011

Il Personale Navale Marittimo e da Crocere


Il Personale Marittimo Navale

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Il 90% delle merci che circolano sul pianeta viaggia via mare. Per questo il lavoro marittimo è uno dei settori strategici dell’economia, anche se figura fra quelli meno studiati. Inoltre, poiché recenti studi indicano che nei prossimi anni si registrerà una carenza di personale a livello mondiale, si prevedono numerose opportunità di impiego per i giovani e tutti i cittadini che vogliano fare della navigazione, del trasporto e della pesca la loro professione. 

Il rapporto di lavoro nautico o marittimo supera quello tra armatore e dipendente, perché comprende tutte le attività che precedono e seguono quelle che avvengono sulla nave. Anche se la normativa vigente lo ha assimilato alle regole generali del collocamento - liberalizzando assunzione e regole principali contenute nel Codice della navigazione - il lavoro marittimo conserva ancora caratteri di specialità che lo differenziano dagli altri tipi di lavoro.

Per i lavoratori marittimi sono previste particolari modalità di costituzione e svolgimento del rapporto di lavoro accessorio:
  • sono necessari requisiti professionali specifici la cui gestione è affidata ad appositi organi;
  • natura: disciplina di natura pubblicistica del contratto di arruolamento;
  • disciplina: si applicano disposizioni speciali tra le quali quelle contenute nel Codice di navigazione;
  • modalità di svolgimento: temporaneità del rapporto di lavoro;
  • luogo: permanenza a bordo per lunghi periodi su ambienti instabili.  
  • Ricerca personale Marittimo,Navale per Crocere
Prima della riforma (Legge 30 luglio 2010 n. 122 - Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 31 maggio 2010 n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), l’Ipsema era l’Istituto di previdenza sociale per il settore marittimo, ente cui erano affidati compiti in materia di assicurazione obbligatoria contro infortuni sul lavoro e malattie professionali, prestazioni di malattia e maternità. Ora le competenze sono state assorbite dall'Inail.

Ancora, poiché il settore marittimo si evolve in un contesto globale, si sta a poco a poco sviluppando un corpus di convenzioni e norme internazionali per regolamentarlo in modo univoco.

Al fine di creare un unico testo che rappresentasse tutti gli standard aggiornati sul lavoro in questo settore e raccogliesse tutti i principi fondamentali contenuti in altre convezioni internazionali, nel febbraio 2006 a Ginevra l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) ha adottato la Convenzione sul Lavoro Marittimo, conosciuta come MLC 2006.

La Convenzione prevede una certificazione che viene rilasciata a seguito di ispezioni volte ad accertare la conformità delle navi.

Obiettivi della Convenzione:
  • gestire la globalizzazione e garantire condizioni di concorrenza più eque;
  • rafforzare la sicurezza marittima (l’80% degli incidenti marittimi sono riconducibili ad errori umani);
  • accrescere l’attrattività della professione.
La Convenzione riunisce un insieme di disposizioni che garantiscono condizioni di lavoro e di vita sostenibili a bordo delle navi di oltre 500 tonnellate di stazza lorda che effettuano viaggi internazionali o tratte fra porti stranieri.

Le norme riguardano:
  • condizioni minime richieste in occasione dell'assunzione;
  • condizioni di occupazione e i diritti del lavoratore;
  • alloggio a bordo;
  • protezione sociale;
  • definizione delle responsabilità nell’applicazione della convenzione.
Nel 2007 l’Unione Europea ha invitato i suoi stati membri a ratificare la Convenzione, a cui è collegata la direttiva 2009/13/CE del Consiglio della Comunità europea. La Convenzione entrerà in vigore al raggiungimento di 30 ratifiche nazionali, prevedibilmente nel 2012.



Chi
Il personale marittimo comprende:

Gente di mare

1ª Categoria: personale di stato maggiore e di bassa forza addetto ai servizi di coperta, di macchina e in genere ai servizi tecnici di bordo;

2ª Categoria: personale addetto ai servizi complementari di bordo;

3ª Categoria: personale addetto al traffico locale e alla pesca costiera, a servizi ausiliari sulle navi e in porto.

Personale addetto ai servizi dei porti
  • piloti;
  • lavoratori portuali;
  • palombari in servizio locale;
  • ormeggiatori;
  • barcaioli.
Personale tecnico delle costruzioni navali
  • ingegneri navali;
  • costruttori navali;
  • maestri d’ascia e i calafati. 



Come


Chi desidera lavorare su una nave come Gente di mare deve rivolgersi agli appositi uffici di collocamento che si trovano presso le Capitanerie di porto. (La modulistica è online).

La Gente di mare è iscritta in matricole. I requisiti per ottenere l’iscrizione nelle matricole della Gente di mare  di 1ª e 2ª Categoria, sono:
Chi desidera lavorare su una nave come Gente di mare deve rivolgersi agli appositi uffici di collocamento che si trovano presso le Capitanerie di porto. ().:
  • cittadinanza comunitaria;
  • età non inferiore a 15 anni;
  • idoneità al nuoto e alla voga;
  • idoneità fisica;
  • essere domiciliato nel territorio dello Stato;
  • non essere condannato per un delitto punibile con pena minima non inferiore a tre anni di reclusione,  oppure   per contrabbando, furto, truffa, appropriazione indebita, ricettazione, o per un delitto contro la fede pubblica, salvo riabilitazione.
Per l’iscrizione nelle matricole della Gente di mare di 3ª categoria occorrono minori requisiti:
  • cittadinanza comunitaria;
  • età non inferiore a 15 anni;
  • idoneità al nuoto e alla voga;
  • essere domiciliati in uno dei comuni compresi nella circoscrizione del circondario marittimo.
L’immatricolazione della terza categoria si effettua con la qualifica di “mozzo per il traffico locale” o di “mozzo per la pesca costiera”.

La Gente di mare di 1ª e 2ª Categoria è munita di un libretto di navigazione. Solo per la 3ª categoria si parla di foglio di ricognizione. Gli iscritti di 1ª e 2ª categoria possono esercitare anche le attività consentite agli iscritti della terza categoria.Le matricole della  di 1ª e 2ª categoria sono tenute da tutte le Capitanerie di Porto e dagli Uffici Circondariali Marittimi autorizzati. Le matricole della Gente di mare di 3ª categoria sono tenute, invece, da tutte le Capitanerie di Porto, dagli Uffici Marittimi Minori e dagli uffici consolari autorizzati.

Inoltre, gli uffici della Gente di mare delle capitanerie di porto forniscono informazioni per il personale addetto ai servizi del porto e tecnico. Comunicano i bandi di selezione del personale insieme all’Autorità marittima (dove presente), l’Autorità portuale e le Capitanerie di porto.

Con l’attuazione della riforma prevista dal Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile n. 231 sarà attivata l’anagrafe della Gente di mare, presso la quale saranno sono registrati tutti i lavoratori marittimi in possesso dei requisiti di legge per prestare servizio di navigazione. A svolgere attività di collocamento della Gente di mare saranno anche le agenzie per il lavoro autorizzate. A livello di formazione, sono gli istituti tecnici nautici a preparare le figure professionali qualificate per svolgere il loro lavoro sulle navi mercantili o all’interno dei cantieri navali.

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